Frana del Cerreto: passerelle e concretezza
Ho letto nei giorni scorsi che si raccomanda ad Angelo Alessandri, con eleganza, di “alzare il sedere” e di venire a vedere cosa è successo alla statale 63.
Le presenze “illustri” che si sono viste in questi giorni sulle strade della montagna sono state solo improntate a propaganda, in quanto tanto ben pubblicizzate quanto prive di ogni riscontro concreto nei fatti: risulta tra l’altro che alcuni operatori siano stati distolti dai lavori di ripristino per organizzare l’accoglienza e l’accompagnamento dei pezzi da 90 intervenuti a tali passerelle.
E che dire della passerella organizzata per l’inaugurazione della nuova sede del parco, con la strada provvisoria regolarmente aperta per l’occasione, ma chiusa per quei turisti che vogliono raggiungere il cerreto, o ancora peggio per una ambulanza che 2 giorni fa non ha avuto il consenso del 118 per passare con dei malati a bordo.
A parte questo, c’è da dire che se c’è una persona che la montagna la gira in lungo e in largo è stato, ed è, proprio Alessandri; c’è anche da dire che si sta negando l’evidenza: lo stato d’incuria del territorio (per nulla aiutato nemmeno dal Parco che doveva esserne l’agenzia di sviluppo) risulta del tutto palese dai filmati visibili da tutti i cittadini su youtube (cercare frana cerreto), ma nonostante ciò qualcuno ciurla nel manico e fa orecchie da mercante di fronte alle immagini.
Non siamo qui per difendere ad ogni costo l’ANAS, ma crediamo fermamente che le responsabilità siano quanto meno condivise, e che il degrado riguardi tutto il territorio della montagna, non solo la statale 63.
Ci si ricordi anche che la Lega è sempre disponibile ad aiutare i cittadini, se Govi e Caccialupi conoscevano lo stato delle cose e avessero voluto interpellarci sapevano dove trovare Alessandri anche prima di tali eventi, purtroppo le segnalazioni ci sono arrivate solo dai cittadini: Govi e Caccialupi dormivano? O preferiscono giocare allo scaricabarile?
Ps: sull’Ostello della Gabellina, replicheremo alle parole della società proprietaria dell’immobile con i fatti, come al solito, e saranno fatti circostanziati e documentati. Per il momento invito a rileggere le mie dichiarazioni dove non parlo di contributi del governo, ma di opera realizzata “a spese dello Stato” cioè con denaro pubblico, cosa confermata dalle loro dichiarazioni. O per qualcuno non fanno parte dello Stato la Provincia e i Comuni? Per i cittadini si.
Capogruppo Progetto Reggio
Consiglio Provinciale
di Reggio Emilia
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