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Si è svolta ieri in Consiglio Provinciale la discussione relativa al problema dei rifiuti di Napoli, in seguito alla presentazione dell’Ordine del Giorno della Lega Nord, presentato nel mese di Giugno (!) che avrebbe impegnato la Provincia a non accogliere sul nostro territorio i rifiuti campani.

Rifondazione Comunista, con i suoi abituali toni folcloristici, ha presentato un documento ai limiti del lecito (tanto da dover essere modificato dopo un “alert” del Presidente Chierici), ma la cosa più sorprendente è stato l’appiattimento  su tale posizione, decisamente ostile al tessuto imprenditoriale del Nord, che ne esce criminalizzato senza mezzi termini, di PD e IDV.

“Nelle discariche campane sono finiti rifiuti tossici provenienti da alcune aziende del Nord Italia che colluse con la Camorra hanno inquinato il suolo e prodotto sequestro e chiusura delle discariche stesse”: così recita il documento approvato. Il risultato è che comunque la Campania risulta inquinata da aziende del Nord, solo aziende del Nord (non tutte, ma quelle colpevoli sono comunque del Nord).

Ma non basta, nel dispositivo la maggioranza vota un altro carico da 11 contro le aziende del Nord Italia.

“Impegna la Giunta a continuare a monitorare il nostro territorio attraverso la tracciabilità dei rifiuti che ci contraddistingue per fortuna, da alcune realtà del Nord che hanno fatto affari con la malavita campana.”

Peccato, a proposito della tracciabilità, che in discussione alcuni del PD si siano proprio lamentati dell’assenza dei monitoraggi (attribuendone la responsabilità al Governo) , ma questo sarebbe il meno, se raffrontato al reiterato attacco verso “le realtà del Nord” (ma si parla di Enti Locali o imprese? Non è chiaro.) inquinatrici e colluse con la malavita campana: d’altro canto il documento è presentato da Ferrigno, di origine partenopea, che ovviamente ha interesse a dare la colpa di tutto al Nord. Ma che interessa ha la Giunta a sostenere una posizione simile?

Perla conclusiva, segno della sgangheratezza dei documenti stilati all’ultimo minuto, e della memoria corta della sinistra:  ”… considerato che il Governo non è stato capace di intervenire, peggiorando addirittura la situazione affidando l’incarico di commissario straordinario a Bertolaso …”: peccato però che Bertolaso (dimissionario dall’incarico di sottosegretario, e non commissario, del Governo Berlusconi dal 2010) risulta in effetti essere stato nominato Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti in Campania, ma dal Governo Prodi nel 2006, e ci restò fino al luglio del 2007, quando ebbe una feroce polemica con quel galantuomo di Pecoraro Scanio, interprete di numerose pagine di cronache giudiziarie negli ultimi anni.

Insomma come al solito, per la sinistra le stesse persone diventano angeli o demoni, a seconda che siano nominati da Prodi o da Berlusconi, posizione coerente con la regola della rima baciata, ma solo con quella!

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