Veramente fastidioso quanto accaduto negli ultimi giorni: il Consiglio Provinciale ha votato, il 30/09, la costituzione della Fondazione, che prevede un impegno a carico della Provincia di 50.000 €, e nell’occasione assessore e presidente ci hanno assicurato che i futuri partner stanno facendo la fila alla nostra porta, senza fare minimamente cenno non solo agli impegni ipotizzati di 400.000 € per il 2011, ma a nessun tipo di impegno finanziario previsto, contrariamente a quanto affermato nell’intervista rilasciatavi da Sonia Masini il 13/10.

Parlando delle attività di Palazzo Magnani nelle relazioni al bilancio consuntivo 2009, ci si soffermava sui “risultati particolarmente significativi in termini di proventi da biglietti e cataloghi e da sponsorizzazioni” (tra le sponsorizzazioni ci sono poi casi quanto meno inopportuni, se non conflittuali, visto che lo studio professionale di uno dei revisori della Provincia risulta sponsor di Palazzo Magnani). Si arrivano a citare i risultati finanziari del book shop (sic), ma si viene poi a scoprire, da una intervista, che, contrariamente a quanto asserito, Palazzo Magnani drenerà sensibili risorse: sarebbero questi i risultati significativi?

La Fondazione è partita decisamente male, poiché non si è riusciti a coinvolgere nessuno, nonostante i tentativi esperiti ormai da tempo, se ne parla da dicembre 2009, se ne parlava nell’atto di indirizzo di giugno, se ne è parlato il 30 settembre in Consiglio, ne parla ancora la Masini, ma non si è ancora riusciti a concretizzare nulla. Ci avevano parlato di “partner privati che condivideranno questo tipo di esperienza”, in giugno, e responsabilmente ci astenemmo sull’atto di indirizzo della Fondazione. In settembre si parla ancora di partner privati e pubblici che arriveranno, ma poiché non sono arrivati il nostro voto si è modificato in contrario. Ora si intuisce, nonostante le parole di Sonia Masini, che probabilmente la Provincia vuole fare da sola, visto che subito in prima battuta si orienta su queste cifre. Se vi sia invece costretta per il rifiuto di adesione diretta dei partner, c’è da immaginare che si prevedano impegni finanziari decisamente dissuasivi, e impegnativi per l’Ente. E in effetti, analizzando la struttura statutariamente prevista, non si può certo descriverla come una “struttura leggera”, come si afferma nell’intervista.

Se sommiamo gli impegni per la Fondazione Magnani, a quelli per la Matilde spa, a quelli per la Biennale del paesaggio, e a tutto il resto che riuscirà a inventarsi Sonia Masini, non so davvero come tutto ciò possa coniugarsi con le lamentele quotidiane verso i tagli del governo che andranno a ripercuotersi sui servizi essenziali ai cittadini: delle due l’una, o la provincia dice la verità, e in effetti taglia i servizi essenziali ai cittadini mantenendo però in vita queste iniziative molto onerose, una scelta di cui risponderà in prima persona, oppure dice una bugia, e in effetti può permettersi queste iniziative non indebolendo la parte dei servizi di primaria utilità ai cittadini, facendo solo propaganda sul Governo.

Propendiamo sicuramente per la tesi della provincia bugiarda, per amore della verità e dei cittadini.
Se fosse vera la prima ipotesi ci sarebbe da vergognarsi della propria Provincia.

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