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Ordine del giorno ex art. 16 comma 1

Premesso che

nella Regione Emilia-Romagna, la produzione pro-capite di rifiuti si attesta nell’ordine di circa 680 Kg/abitante, oltre 1/4 dei Comuni ha raggiunto gli obiettivi di raccolta differenziata fissati dal Decreto Ronchi, mentre la media complessiva regionale supera il 40% ed inoltre in diverse realtà, compreso il nostro Comune, è in via di attuazione la raccolta domiciliare al fine di migliorare ulteriormente i dati relativi alla produzione e differenziazione dei rifiuti;

periodicamente ed in particolare negli anni 2003, 2004, 2006, 2008, 2010 e nuovamente in questi giorni, si è riproposto uno stato di emergenza rifiuti in Campania tanto che anche la Regione Emilia-Romagna ha accolto nei propri impianti i rifiuti di quella regione, ciò nonostante le periodiche assicurazioni del Presidente della Regione, Vasco Errani, che già il 13 maggio 2003 asseriva che si sarebbe trattato di un “atto di responsabilità e non certamente ad una azione di supplenza a tempo indeterminato anche per rispetto a quei cittadini che hanno accettato la costruzione di impianti di smaltimento sul proprio territorio”;

risulta necessario porre termine al conferimento di rifiuti di origine extraprovinciale negli impianti di smaltimento del nostro territorio al fine di rispettare il principio della autosufficienza provinciale così come previsto nel Ppgr oltre che per non pregiudicare il ciclo vitale delle nostre discariche, frutto di sacrificio da parte delle popolazioni ospitanti tali impianti (che hanno subito negli anni diversi ampliamenti) anche in considerazione dei ritardi politici nell’assunzione delle decisioni strategiche, utili alla definizione della tecnologia necessaria per lo smaltimento della frazione residua dei rifiuti prodotti nella nostra provincia;

l’emergenza rifiuti a Napoli trova la sua origine nelle responsabilità politiche delle istituzioni locali;
l’eventuale accoglimento di parte dei rifiuti campani sul nostro territorio contrasterebbe con la politica improntata al potenziamento della raccolta differenziata domiciliare, intrapresa dalle Amministrazioni Locali, che comporta un chiaro impegno economico, logistico e culturale dei cittadini reggiani;

il Governo ha stabilito che siano le regioni a decidere se accettare o meno i rifiuti provenienti da tale regione;

il Consiglio Provinciale impegna la Giunta

a porre in essere tutte le azioni utili affinché non venga autorizzato il conferimento di rifiuti di origine extraprovinciale negli impianti di smaltimento presenti sul territorio della provincia di Reggio Emilia.

Gruppo Consiliare Lega Nord Padania
Provincia di Reggio Emilia

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