Chiamare la posizione del PD “variegata” sulle ultime perniciose proposte del Governo Monti, è dir poco.

C’è chi non si dichiara per vinto, e vivaddio costoro troveranno sempre appoggio nella Lega Nord, la cui proposta è chiara e viene riportata alla fine dell’articolo: tra questi coraggiosi annovero sia il vicepresidente Saccardi che il Presidente del Consiglio Chierici.

Sonia Masini quanto meno non accetta passivamente i diktat del suo governo, anche se poi si incarta su supposte macroprovince che poco avrebbero a che fare con la nostra tradizione identitaria e territoriale, forse un modo per distinguersi, accettando nel frattempo la cancellazione di tutte le province dell’Emilia del Nord: ceffone istituzionale a quattro Province che difficilmente verrà dimenticato.

Ma tutto ciò è niente in confronto alle folli esternazioni del capogruppo del PD Paolo Croci, che dice candidamente “Eliminare le Province va bene”, e per non restare il solo a pagare addita i piccoli comuni e le Regioni a Statuto Speciale: ottimo esempio di chi sputa nel piatto dove sta mangiando!

Non si accorge Croci, a differenza della Masini, che invece lo fa, e per questo segna un punto a suo favore anche ai nostri occhi, di Regioni del sud (non a statuto speciale) che sono più piccole di alcune Province che si vorrebbero eliminare, in base a un parametro in kmq che è stato proposto in modo dilettantistico dal governo, ovviamente per salvare qualche amico e affossare qualcun altro.

Meglio tacere la posizione del Comune di RE, che vorrebbe impadronirsi del nostro Ente facendolo gestire dai sindaci: ma in fondo, in quanto sindacalista dell’ANCI Graziano Delrio fa il suo dovere.

 La posizione della Lega Nord sulle Province è nella Proposta di Legge Costituzionale presentata il 7 luglio 2011, sottoscritta tra gli altri,  dagli on. Dozzo (capogruppo), Alessandri, Bitonci, Dal Lago, Fava, Giorgetti, Molgora, Munerato, Pini, Polledri, Rainieri, Stefani, Stucchi;  la stessa prevede testualmente: “Nessuna Provincia può avere una popolazione inferiore a trecentomila abitanti o un’estensione territoriale inferiore a tremila chilometri quadrati.”.

Per noi resta una proposta virtuosa, ma forse dava fastidio a qualche professore, sia del governo attuale che del governo precedente!

In definitiva siamo d’accordo a razionalizzare le Province, ma senza tiro al piccione, eliminando gli sprechi ma non gettando il bambino con l’acqua sporca, perché si possa continuare a gestire ciò che è giusto gestire, in un clima di confronto anche vivace, ma con il rispetto portato a chi ama il proprio Ente di appartenenza: questo rispetto la Lega Nord lo porterà a chiunque ne sarà degno.

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