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Appena rientrato da qualche giorno in montagna, come credo tanti cittadini reggiani, mi trovo davanti a questa pazzia avvenuta in piazza del Comune, con la complicità delle istituzioni, o quanto meno con la loro complice assenza.

Per non ripetere cose probabilmente già dette, mi permetto qualche domanda:

Cosa hanno detto l’Imam, e gli altri organizzatori della manifestazione in Piazza Prampolini, nei loro interventi in lingua araba? Mi attendo che istituzioni, questura e prefettura siano in possesso dei filmati e delle registrazioni, e non solo li abbiano fatti tradurre, ma vogliano metterli a disposizione dei cittadini li hanno ospitati. Se ciò non fosse dovrei a malincuore rilevare incapacità, o colpevole distrazione, nel gestire situazioni così delicate.

Cosa ha da condannare Del Rio? Sapeva sin dall’inizio (o davvero è così ingenuo per non dire di peggio) che la manifestazione si sarebbe trasformata in un corteo islamico inneggiante alla jihad, come in effetti è avvenuto, con i cuginetti della giunta a dar man forte (leggi AQ 16).

Come giustifica il sindaco la oscena e plateale scemenza di aver tolto di mezzo l’albero di Natale per non dare fastidio alle kefiah dei musulmani in piazza e precisamente nella nostra piazza?

E in conclusione, nessuna ha vergogna per questa sovra esposizione di doppiopesismo, e di incoscienza nel sottovalutare l’organizzazione di manifestazioni che, sotto alle poche parole di facciata in italiano, in effetti inneggiano alla lotta armata e alla distruzione di Israele?

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