Prima di voltare pagina, faccio alcune considerazioni conclusive sul voto regionale nella nostra Provincia.

Come ebbi a dire in una trasmissione su una TV locale a urne appena chiuse, sarei stato felice se fossero state confermate le “eccezionali” percentuali delle amministrative dello scorso anno: il risultato è stato sostanzialmente raggiunto, pur con una flessione di mezzo punto scarso (0,47%) su base provinciale.

Non è e non vuole essere un atteggiamento sulla difensiva, personalmente mi dà  estremamente fastidio perdere anche lo 0,01 %, dobbiamo però essere consapevoli del fatto che, rispetto alla tornata dello scorso anno, ci si sarebbe cimentati in assenza di quell’effetto di trascinamento rappresentato dalla candidatura a Sindaco, nel Comune Capoluogo, dell’on. Angelo Alessandri, che, oltre a raggranellare uno storico 18,24% personale,  spinse la lista della Lega Nord sino a sfiorare il 16% in Comune (15,99%), e a segnare un 15 % (15,04%) in Provincia, portando tra i primi 10 collegi provinciali 5 collegi del Comune Capoluogo (chiaro effetto di traino della sua candidatura in Comune), cosa mai avvenuta in precedenza.

L’elemento molto sfidante della tornata elettorale era quello di confermare un apprezzamento, da parte degli elettori, della “squadra” Lega Nord nel suo assieme, e la sfida è stata brillantemente superata, avvalorando dei numeri che da eccezionali sono diventati consolidati, grazie soprattutto al lavoro profuso dai candidati, che hanno espresso complessivamente un numero di preferenze assolutamente inusuale per la Lega Nord, a riprova della competitività della lista.

Tutto ciò rappresenta un capitale da fare fruttare in vista delle prossime sfide amministrative, in primis i comuni di  Castellarano, Casina e Collagna, per arrivare fino alla sfida finale: il Comune di Reggio Emilia.

Preme anche sottolineare che Reggio Emilia, quanto a percentuali, si piazza al primo posto, in Emilia Romagna, tra le province che non potevano contare su un consigliere regionale uscente (solo Piacenza, Parma e Modena lo avevano): ulteriore prova dell’ottimo risultato della Lega Nord nella nostra provincia.

Resta sicuramente il rammarico per la mancata elezione del Consigliere Regionale reggiano, e qui ci sarebbe da discutere su una legge che, così come è stata rivisitata dalla Regione Emilia Romagna,  premia le province più grandi, e, con un calcolo che ha molto del complicato, e francamente poco di equo, ragiona molto in base al numero delle persone, e non di “quante” di quelle persone votino per un partito.

Siamo felici pel l’elezione degli altri consiglieri della Lega Nord, ma tutti i nostri elettori si chiedono ancora come mai Bologna con il 9,61% abbia il suo consigliere, e Reggio Emilia con il 14,57% sia rimasta fuori.

Si chiedono anche se tutto questo sia giusto.  Me lo chiedo anche io.

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