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Finalmente in provincia, dopo 8 mesi, siamo riusciti a parlare di qualcosa di pertinente agli interessi dei Reggiani, e non era cosa da poco. C’era da fare finalmente un minimo chiarezza sul futuro dei reggiani sul tema dei rifiuti, e sulla posizione della Provincia rispetto ad esso.

Partiamo da un dato oggettivo, ricordiamo tutti gli impegni reciprocamente assunti tra Masini e Viero (oggi IREN) sulla localizzazione del TMB, esiste un carteggio, nascosto a suo tempo al Consiglio, e riportato dalla stampa, che suonava così: «Enìa è giunta a individuare l’area posta a sud dell’asse autostradale e ferroviario ubicata sul territorio del Comune di Reggio in prossimità del tessuto produttivo di Prato Gavassa».  La presidente Masini e l’allora assessore Roberto Ferrari, nella risposta risalente al 12 novembre, sentenziavano che «la Provincia condivide la proposta formulata».

Secondo l’assessore Tutino ricordiamo male, e tutto questo equivale a una cartolina di saluti da Torvaianica, poichè afferma: ”Le informazioni contenute nelle lettere menzionate negli ordini del giorno in discussione oggi non rappresentano un atto di programmazione e di indirizzo, né tantomeno sanciscono orientamenti nuovi.”

Dovremmo credere che Masini e Ferrari parlassero a titolo personale? Si, no, boh, “Tuttavia – dice Tutino -   la localizzazione puntuale all’interno dell’area individuata dal Ppgr, l’applicazione delle norme del Ptcp e la realizzazione dell’impianto spetta ad altri soggetti, Comune di Reggio in primis”. E con questo tutti i discorsi sulla pianificazione condivisa, sugli sforzi elaborativi della Provincia, sulle “nottate in bianco” citate in Consiglio vengono derubricati a chiacchiere in libertà. Con buona pace di chi pensava che la Provincia di Reggio avesse qualcosa da dire sul tema. Iren sceglie il luogo, e Comune e Provincia si adegueranno!

E che dire dei distinguo sulla bellissima esperienza di gestione rifiuti della provincia di Treviso e del centro riciclo di Vedelago? Non potendo negare l’efficacia e la bontà di quel sistema, Tutino dice però che quello che va bene per Treviso non può andare bene per Reggio Emilia, chissà perché? Forse perché l’allora Presidente di Provincia (un certo Luca Zaia) non si era legato le mani firmando cambiali in bianco a nessuno, tantomeno al sig. Viero di turno.

Nemmeno conosce l’esistenza di un consorzio intercomunale, quello di Priula, che fa raccolta differenziata a monte dell’impianto, sempre espressione di strategie fortemente volute dalla Lega Nord.

No, si limita a sostenere, con il coraggio dell’incoscienza, che in Veneto la gestione dei rifiuti è in pratica il Far West, senza controlli. Forse fa confusione tra Veneto e Campania, tra Zaia e Bassolino, tra Tosi e Russo Iervolino. In sintesi fa confusione e basta, tanto da scordarsi di essere emanazione della parte politica che è riuscita a fare di Napoli l’esempio peggiore del pianeta come gestione dei rifiuti.

Forse vuole portare l’esperienza partenopea a Reggio Emilia.

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