masini_soniaQuando l’autoreferenzialità diventa eccessiva, la sicumera prende il sopravvento, e la scarsa considerazione per tutti i consiglieri può lasciare l’amaro in bocca.

E’ quanto successo oggi alla  Presidente Masini ed alla sua giunta, che in sede di discussione del bilancio consuntivo 2012, a fronte di sollecitazioni ripetute da parte delle opposizioni su vari temi, ha inteso bene di non fornire nessuna replica, né da parte dell’assessore Acerenza, né tanto meno da parte della Presidente Masini, atteggiamento irrispettoso nei confronti dei consiglieri presenti, senza i quali, ricordiamolo, la Provincia non può approvare i bilanci; tanto per amore di statistica, mai era successo che una discussione consiliare su un voto su un bilancio, previsionale o consuntivo, si concludesse senza una replica dell’assessore o un intervento della Presidente, che come consigliere ha diritto di intervento al di là dell’intervento della giunta.

Eppure le sollecitazioni dei consiglieri erano fondate, quelle di Progetto Reggio in particolare vertevano su alcuni argomenti concreti, tra i quali una liquidità, vergognosa di questi tempi,  di 31 Milioni nelle casse della Provincia – si poteva fare fronte comune contro il peggior governo della storia repubblicana e l’assenza di iniziative per rivedere il patto di stabilità, e invece il capogruppo PD ha difeso il governo Monti -, o la strana concezione che si ha del bilancio di previsione, ridotto alla stregua di “ipotesi progettuale”, puntualmente contraddetto nei fatti dal consuntivo, per cui sembrerebbe “normale” che su 60 Milioni di investimenti se ne realizzi a malapena un terzo.

Ma giunta e presidente restano in annoiato silenzio, della serie “finiamola con questo teatrino, tanto i giochi non li facciamo certo qui davanti a voi”: in questo modo si possono schifare anche i consiglieri della propria parte, che in un sussulto di orgoglio o se ne vanno, o non votano.

C’è però una seconda chiave di lettura, un po’ più squallida per chi dovrebbe gestire spazi importanti della vita dei cittadini, ed è la seguente.

In discussione entrambi i consiglieri IDV sollevavano perplessità proprio sulla mancata realizzazione di alcuni investimenti originariamente previsti, in particolare sulle scuole, o sulla mancata correlazione tra alcuni gettiti, quale RCAuto, la cui destinazione era stata stravolta in sede di utilizzo dei fondi, e chiedevano a loro volta lumi.

Qui sarebbe partito il braccio di ferro della giunta, alla quale veniva probabilmente imposto il silenzio per scoprire il “bluff” degli alleati, o ex alleati, che però in sede di dichiarazione di voto hanno ribadito che a queste condizioni non avrebbero preso parte alla votazione.

A questo punto, in sede di dichiarazione di voto, prende la parola Sonia Masini, del tutto fuori luogo, non doveva esserle permesso a termini di regolamento,  per dare, con atteggiamento veramente spocchioso e supponente, blandi chiarimenti sulle poste di bilancio, e offrire così una “foglia di fico last second” ai riottosi consiglieri di “supposta maggioranza”.

Risultato finale: un consigliere IDV, Baccarani, rifiuta la foglia di fico e non partecipa al voto, mentre l’altro, Magnani, non se la sente di fare bocciare il bilancio, e ingoia il rospo, garantendo il 16° voto, su 31, il minimo sindacale, la maggioranza che si regge con l’aspirina.

Un altro grande risultato della gestione Masini, e del suo modo “umorale” e spesso infantile di fare politica, anche nei momenti di maggior rigore istituzionale, e cioè quando si rende conto ai cittadini di 90 Milioni, che ai cittadini appartengono, e ai cittadini dovrebbero essere restituiti in termini di servizi e investimenti:  di questo si doveva parlare, e di come svolgere al meglio questa funzione.

Invece si è giocato a poker.

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